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Mes, il rinvio della discussione al 27 gennaio. La strana coincidenza: aiutino a Pd e M5s

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La linea del governo italiano sullo scottante trattato Mes appare chiara: procrastinare e aspettare che la bolla mediatica si sgonfi. Sul trattato, che per essere aperto alla ratifica dovrà prima ricevere l'approvazione dei parlamenti nazionali, si pronuncerà il Consiglio europeo giorno 13 dicembre. Il consesso dei capi di Stato e di governo darà probabilmente il via libera, ma trapela l'ipotesi di una firma con riserva di Giuseppe Conte, che da un lato non può dire esplicitamente "no" al Mes per via dei rischi spread, dall'altro sta subendo forti pressioni dal Movimento 5 stelle affinché si ridiscuta il testo. Per approfondire leggi anche: Mes, Moavero Milanesi a Bechis: "Conte non ci ha informato del nuovo trattato" Ma probabilmente il M5s verrà deluso, dato che Centeno - presidente dell'Eurogruppo- ha già puntato i piedi sulla non modificabilità del testo. Al contrario i grillini e il Pd potrebbero essere accontentati dal giorno in cui verrà posticipata la discussione sul Mes. L'Eurogruppo di mercoledì 4 dicembre, infatti, ha rinviato la discussione a gennaio, cosicché 5stelle e Pd chiedono che l'assemblea si riunisca lunedì 27 gennaio, all'indomani delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria. È evidente come i due partiti di governo intendano togliere un argomento di campagna elettorale a Salvini e Meloni. Prender tempo e attendere che il tema passi in sordina: ecco la linea del governo.

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