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Prescrizione, il Pd scarica Bonafede: "Voteremo no e avremo le mani libere". Dichiarazione di crisi a un passo

Giulio Bucchi
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Il giorno dopo il Mes, si apre un nuovo fronte per Giuseppe Conte: il Pd attacca frontalmente il M5s sulla prescrizione.  La proposta di esaminare con urgenza il disegno di legge del forzista Costa che abroga la riforma della prescrizione secondo il Pd è "strumentale" e dunque, nella votazione prevista alla Camera per oggi, si schiererà per il no contro l'indicazione del Movimento 5 Stelle e del ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede.   Leggi anche: "Una boiata, e non se ne rende neanche conto". Feltri travolge il "pittoresco Bonafede" Lo ha deciso il gruppo del Partito democratico della Camera, in una riunione che si è tenuta stamattina e presieduta dal vice-capogruppo a Montecitorio Michele Bordo. Secondo il Pd, la priorità per il disegno di legge Costa non impedirebbe l'entrata in vigore della riforma Bonafede, per una questione legata ai tempi necessari per il voto e il calendario, già ingolfato, di Camera e Senato. "Serve un intervento per garantire la ragionevole durata dei processi", è la priorità del Pd. Una soluzione politica, è stato spiegato tra l'altro, "è sempre possibile" ma fino ad ora dal ministro Bonafede non è arrivata alcuna proposta. Nel caso in cui non si trovasse una mediazione, il Pd avrebbe "mani libere" rispetto alla riforma Bonafede, votata dalla precedenze maggioranza, con la possibilità anche di presentare una proposta autonoma del Pd, di segno opposto rispetto a quella posta dai 5 Stelle come questione di vita o di morte per il governo.

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