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Vittorio Feltri attacca la sinistra: "Quella stupida competizione nel nome di Liliana Segre"

Davide Locano
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Non so se i lettori ci hanno fatto caso. Ma da quando la cara signora Segre, maltrattata dai nazisti in modo vergognoso, è stata nominata senatrice a vita, è successo un finimondo. Prima che ella fosse insignita della onorificenza, pochi italiani provveduti sapevano di lei. Della signora si conoscevano perfettamente le sofferenze patite nella prima giovinezza, ma erano ignorate le opere. Questa non è una critica bensì una semplice osservazione. Dopo di che siamo anche noi felici che le sia stato offerto un seggio a Palazzo Madama. Lo ha meritato poiché quanto hanno subìto gli ebrei è stato qualcosa di orrendo, di cui non ci scorderemo mai. Leggi anche: "Mi sfottete perché sono vecchio?": Vittorio Feltri risponde ai detrattori Allorché capita di vedere in tv filmati dell'epoca che mostrano le violenze che avvenivano nei campi di concentramento viene voglia di spegnere l'apparecchio onde evitare disgusto e dolore. Per questo mi domando perché si sia atteso tanto tempo per conferire alla signora Segre una poltrona parlamentare. Ciò detto non comprendo le polemiche sviluppatesi recentemente sulla commissione incaricata di vigilare sul razzismo, come se tale ignobile sentimento si sia impadronito recentemente dell'animo dei nostri connazionali. Sentimento attribuito - non si sa perché - a coloro che non sono di sinistra, benché viceversa, l'antisemitismo è praticato in prevalenza dai filopalestinesi, assai numerosi nella nostra patria, quasi tutti appartenenti alle schiere progressiste, in particolare ai gruppi dei centri sociali, sempre pronti durante le manifestazioni di piazza a bruciare le bandiere di Israele. Nessuno lo può smentire, è la realtà. Infine, trovo ridicolo e perfino assurdo che si sia scatenata la corsa a conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice da parte di vari Comuni. Molti dei quali fanno a gara per attribuirgliela, una sorta di competizione insensata tesa a garantire pubblicità a gente che non mira ad altro che a farsi bella. Che volete che importi a Segre di diventare cittadina di questa o di quella insignificante comunità urbana? Credo che la signora stessa ne abbia piene le scatole di essere tirata per la giacchetta dai sindaci e dalle giunte allo scopo di essere cooptata quale degna appartenente a piccole o grandi località. di Vittorio Feltri

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