Sondaggio Ipso: Alfano e Ncd al 10,5%
Il Corriere della Sera lancia Angelino Alfano e la sua nuova creatura, Nuovo centrodestra. Parla il sondaggio dell'istituto Ipso di Renato Mannheimer, che accredita il partito di un 10,5%, una percentuale sensibilmente più alta rispetto a quella delle altre rilevazione effettuate nei primissimi giorni che hanno seguito la scissione (per esempio, il sondaggio del TgLa7 di lunedì sera, quotava Ncd al 7,1 per cento). Ipso però sottolinea: "Si tratta di un dato legato alla novità del movimento. In occasione della nascita di altri partiti nuovi, inizialmente furono registrati molti consensi che, in certi casi, non seppero durare nel tempo". Le coalizioni - Ma la base c'è, i numeri pure, e ora starà ad Alfano e i suoi mantenerli e consolidarli. La rilevazione del quotidiano di Via Solferino, inoltre, dà Forza Italia al 16%: il centrodestra, compresi i partiti minori, arriverebbe al 35,7 per cento. Una percentuale sufficiente a staccare di tre punti tondi tondi il centrosinistra, quotato al 32,7% (il Pd è al 29,2%, Sel al 3,5%). Quindi il centro, che paga dopo la scissione Forza Italia-Ncd, e viene dato a livelli molto inferiori rispetto al 10% delle ultime elezioni: si attesta al 6,1% (Scelta Civica al 3,2%, Udc al 2,9%). Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo viene quotato al 22 per cento, numeri simili a quelli raggranellati nelle elezioni di febbraio. La sorte del governo - L'istituto di Mannehimer snocciola poi altre cifre. Per il 51% del campione Alfano e Berlusconi resteranno alleati in Parlamento, mentre il 40% ritiene che dopo la scissione nascerà una forza politica che avrà come protagonisti Alfano, Mario Mauro e l'Udc. Comunque, la maggioranza degli intervistati - il 56% - pensa che l'esecutivo, nel brevissimo termine, non sia a rischio. Cresce però il fronte di chi crede che l'esecutivo non durerà molto: per il 17% da uno a tre mesi, per il 23% da 6 mesi a un anno; sempre per il 23% supererà un anno di vita (10 punti percenutali in meno rispetto al 13 novembre).