Marco Rizzo commemora la Rivoluzione d'Ottobre nel paesino dell'Emilia rossa
In un paesino dell'Emilia la celebrazione tra sigle di estrema sinistra nel ricordo della Rivoluzione d'Ottobre
Fischia il vento, impazza la bufera. Non è un uggioso sabato novembrino a placare l'impeto rivoluzionario di Marco Rizzo, ex dilibertiano e ora segretario nazionale del Csp-Partito Comunista, e dei compagni di altre sigle di estrema sinistra, che si sono riuniti a Cavriago (provincia di Reggio Emilia) per celebrare il 96esimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre. Menù della giornata: bandiere rosse, drappi rossi, pugni chiusi, falce e martello e picchettaggio ai piedi della statua di Lenin, regalata al comune emiliano dai compagni russi negli anni migliori dell'Unione Sovietica. Molti anziani, qualche bambino, discorsi sulla lotta di classe e sul capitalismo da abbattere. Insomma, i temi che consegnarono nel 1917 la Russia ai bolscevichi. Il tenore della giornata è stata sull'impronta di: "Tempi belli di una volta". Nostaliga canaglia, anche quella rossa.