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Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti ai ferri corti? Spunta l'uomo che può far cadere tutto: ecco chi è

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Caterina Spinelli
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La batosta in Umbria obbliga Cinque Stelle e Pd a correre ai ripari per le prossime tappe regionali. Se da una parte c'è Luigi Di Maio che non ha alcuna intenzione di creare un'alleanza, se non un patto civico, dall'altra c'è il Pd disposto a qualsiasi cosa pur di non perdere le roccaforti rosse. In Calabria la situazione sembra essere peggiore di quanto preventivato. Qui, il candidato dem Mario Oliverio è costretto a fare un passo indietro. Leggi anche: Salvini vede il trionfo in Emilia: terremoto rosso. Il "no" che gela il Pd "Le ragioni di tutto ciò sono molteplici- si appresta a far sapere in una nota Nicola Oddati, della segreteria nazionale -. Oliverio non unisce il partito, non garantisce la possibilità di formare una coalizione competitiva, non rappresenta quel bisogno di rinnovamento necessario per poter competere in questa difficile competizione elettorale". Per farla breve ai pentastellati questa candidatura non piace proprio. Poco importa però a Oliverio che della "valutazione condivisa" (così la definiscono dal Pd) fa carta straccia, tanto da pensare di correre da solo senza neppure il simbolo del partito. 

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