Matteo Salvini, parte l'assedio. Quartapelle e Pd all'attacco su Moscopoli: il caso, chi convocano a riferire
Operazione: incastrare Matteo Salvini. Salvo sorprese dell'ultima ora, tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre la Commissione Esteri della Camera darà il via libera a una indagine conoscitiva sulle "interferenze straniere" nel quadro politico in Italia. Traduzione: inchiesta parlamentare, sostenuta da Pd e M5s, sulla Lega e il caso dei presunti fondi russi scoppiata in estate intorno ai contatti tra Gianluca Savoini, ex collaboratore del leader del Carroccio, e alcuni imprenditori russi all'hotel Metropol di Mosca. Leggi anche: "Pazzesco che non ci siano conseguenze". Fazio guarda Report, cannonata su Salvini Di più. Si indagherà anche, spiega Repubblica, sulle "centrali di disinformazione con sede oltre confine", le "operazioni ostili portate avanti da Stati o entità estere con il fine di destabilizzare o orientare le dinamiche interne del Paese" e i "legami economici opachi di forze politiche con partner esteri". Formule generiche che, come detto, si tradurranno in un assedio a Salvini con prevedibili schizzi di fango a mezzo stampa sul filone Moscopoli. Sarà la deputata dem Lia Quartapelle a gestire il dossier contro il Capitano, e a darle man forte anche Italia Viva, con Matteo Renzi e Maria Elena Boschi in prima fila e il premier Giuseppe Conte spettatore più che interessato. All'ombra di Copasir, 007, spie russe e chi più ne ha più ne metta, la campagna elettorale che condurrà alle regionali in Emilia Romagna del prossimo 26 gennaio sarà insomma condizionato da ricatti e contro-ricatti. "Spero che nei prossimi giorni si concretizzi una convergenza tra maggioranza e opposizione - ha spiegato la Quartapelle - perché l'indagine non è contro qualcuno, né contro qualche Stato estero, ma a tutela del voto degli italiani, che non deve subire condizionamenti da Stati o entità straniere". Pura utopia, anche perché tra i primi convocati a riferire in Commissione sarà proprio Salvini. Un caso?