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Cancellieri, Civati: "Presento io la mozione di sfiducia"

Pippo Civati

Anche tra i democratici cresce la voglia di liberarsi del Guardasigilli, travolto dallo scandalo delle telefonate con la famiglia Ligresi

Andrea Tempestini
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Mentre si fanno sempre più insistenti le voci su una possibile indagine su Annamaria Cancellieri per le menzogne sulle telefonate con la famiglia Ligresti, qualcosa sembra muoversi anche nel Pd. Il partito si spacca, ma ora diventa sempre più rumorosa la parte che vorrebbe le dimissioni del ministro. Getta la maschera Pippo Civati, deputato e candidato "grillino" alle primarie, che chiede senza indugi la sfiducia. "Il Pd dice di non poter sfiduciare la Cancellieri perché non si può votare la mozione del Movimento 5 Stelle, segnalo che ne possiamo presentare una noi". E ancora: "Martedì prossimo - annuncia - presenterò un testo all'assemblea del gruppo. Basta con l'ipocrisia. Non se ne può più". Civati, e con lui i renziani, si schierano contro il premier Enrico Letta, che prova a blindare il Guardasigilli e un esecutivo sempre più traballante. Anche Gianni Cuperlo, infine, è possibilista sulla sfiducia. Intervistato da Repubblica, il candidato di "apparato" alle primarie del Nazareno spiega: "C'è una questione di opportunità politica, credo che il ministro Cancellieri, per la sua storia, sia la prima persona interessata a valutare, con Letta, se ci sono le condizioni per continuare a fare il Guardasigilli con serenità. Mi auguro - conclude - che il governo e il ministro siano in grado di chiarire ogni ulteriore aspetto di questa vicenda. Poi discuteremo e valuteremo come gruppo".

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