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Alessandra Mussolini difende il nonno: "La ducefobia deve essere un reato"

Gabriele Galluccio
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Immaginate di imbattervi nel reato di 'ducefobia' in un qualsiasi testo di giurisprudenza. Potrebbe accadere davvero, se il codice penale potesse riscriverlo Alessandra Mussolini. Che stavolta è adirata con i tifosi del Celtic, colpevoli di aver rivolto ai laziali in trasferta a Glasgow uno striscione con l'effige del Duce a testa in giù e la scritta 'Seguite il vostro leader'. Un gesto provocatorio e dal chiaro riferimento all'impronta politica neofascista di alcune frange degli ultras biancocelesti, che sfilavano per le strade della città tra saluti romani e canti nostalgici. È quindi arrivata la dura presa di posizione della Mussolini: "Propongo di inserire nel nostro ordinamento giuridico il reato di 'ducefobia'. Chi espone la foto o il disegno di mio nonno a testa in giù commette un atto di violenza, che andrebbe perseguito".  Leggi anche: Mussolini sfida i partigiani: "La torta del Duce. Grazie a lui prendete un sacco di soldi" La nipote del Duce è in gran forma, come sempre, tanto da mettere nel mirino anche l'Anpi. Le è infatti risultata molto indigesta la 'tagliatella antifascista', l'evento clou dei festeggiamenti per la ricorrenza della liberazione di Predappio dai nazifascisti. "È curioso che l'Anpi organizzi una 'tagliatella antifascista' anziché promuovere un incontro di cultura e di riflessione storica che possa essere utile anche per i giovani". Sempre a Predappio, domani - domenica 27 ottobre - è prevista l'apertura della cripta della famiglia Mussolini: l'occasione è offerta dai nostalgici che hanno organizzato un corteo per ricordare la marcia su Roma del Duce.

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