Berlusconi, l'avvocato Coppi: "L'ipotesi della grazia è tramontata"
La richiesta di grazia per Silvio Berlusconi "è tramontata". Lo ha spiegato il professor Franco Coppi, uno dei legali del Cavaliere, oggi pomeriggio, al termine dell'udienza dell'appello 'bis', in corso a Milano, sulla tentata scalata da parte di Unipol avvenuta nel 2005. Le porte del Colle si chiudono. L'ipotesi di un gesto di clemenza da parte del Qurinale per il Cav pare adesso lontanissima. Dopo settimane di polemiche e di indiscrezioni sulle presunte domande di grazie presentate da Berlusconi, dai suoi legali e dai suoi figli, adesso arriva lo stop dell'avvocato cassazionista, dal principe del foro. L'ultima bagarre sulla grazia si era aperta dopo un'intervista di Marcello Dell'Utri a Virus, il programma di Nicola Porro. Decadenza, Pd coi fucili puntati: "La data non deve slittare" Leggi l'approfondimento Le indiscrezioni - In quell'occasione l'ex senatore del Pdl aveva detto: "La grazia per Silvio Berlusconi l'hanno chiesta tutti e cinque i suoi figli, insieme". Subito dopo era arrivata la smentita del più celebre degli avvocati del Cavaliere, Niccolò Ghedini: "La grazia non l'abbiamo chiesta e non la chiederemo mai". E sabato 9 novembre, all'HuffingtonPost, lo stesso Dell'Utri ha ritrattato, in modo colorito: "Io della grazia non so un c…o. Non ho detto niente di che. A domanda di Porro sulla clemenza, dopo un servizio, ho risposto che non lo so se è stata presentata. Quando mi hanno chiesto se è stata firmata da alcuni dei figli ho risposto: sarà firmata da tutti non da alcuni, immagino. E' un discorso generico. Mi sono limitato a rispondere alle domande di Porro. Non ho detto: so che è successo o non è successo o che succederà questo. Non gioco su queste cose". La risposta del Colle - Ma a sgomberare il campo dai dubbi era arrivata anche la precisazione del Quirinale: "Non è arrivato nulla. Non ci ha sorpreso in materia la dichiarazione diffusa ieri dall'avvocato Niccolò Ghedini perché già da tempo al presidente della Repubblica era stata esclusa da persone vicine all'onorevole Berlusconi ogni ipotesi di domanda di grazia". Ora anche Coppi conferma che la richiesta di grazia da parte del Cav non è partita e non partirà.