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Tommaso Cerno alle Pari Opportunità? Voce dal M5s, vogliono un gay: perché il senatore Pd è in pole

Davide Locano
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Impazza il toto-ministri, anche se in verità quasi tutte le caselle del governo Pd-M5s sono già state riempite. Si attende il giuramento e la presentazione della "squadra dell'inciucio". Tra i dicasteri il cui inquilino non sarebbe ancora stato deciso figura quello per le Pari Opportunità. Stando a rumors e indiscrezioni, in lizza ci sarebbe Vincenzo Spadafora, grillino fedelissimo di Luigi Di Maio, già Garante per l'Infanzia nonché sottosegretario alla presidenza del Consiglio (ruolo, quest'ultimo, che per certo lascerà). Ma negli ultimi minuti, caldeggiata da ambienti grillini, starebbe prendendo piede una nuova ipotesi: quella di mettere un esponente del mondo gay alla guida del dicastero. Scelta di campo, una scelta di netta apertura verso il mondo Lgbt. E se l'idea caldeggiata in primis dal M5s diventasse realtà, riferiscono altre indiscrezioni che filtrano dalle sacre stanze della politica, il candidato numero uno sarebbe Tommaso Cerno. Il senatore, giornalista ed ex direttore de L'Espresso, è infatti dichiaratamente omosessuale, da anni si batte per i diritti della sua comunità. Il nome, per inciso, sarebbe gradito anche ai pentastellati. Si pensi infatti che al voto sulla mozione No-Tav che ha innescato la crisi di governo poi ufficialmente aperta da Matteo Salvini, Cerno - divergendo dalla linea del suo partito, il Pd - votò contro l'alta velocità, schierandosi in quel frangente con i grillini. Inoltre, il senatore dem è stato tra i primi a caldeggiare un'intesa di governo con i pentastellati. Leggi anche: Quando Cerno invocava l'alleanza coi grillini

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