Claudio Borghi: "Cari amici del M5s, sono pronto a seppellirvi". Vendetta Lega in punta di regolamento
"Sono pronto a seppellire gli amici del M5s con le leggi che mi hanno bocciato". Claudio Borghi, su La Stampa, annuncia la guerra parlamentare contro il governo dell'inciucio. Tutto in punto di regolamento, però: il leghista è presidente della Commissione Bilancio alla Camera e come i suoi colleghi di partito non ha alcuna intenzione di dimettersi. Da quella poltrona può scatenare un Vietnam contro la nuova maggioranza, creando una vera palude legislativa in cui impantanare i decreti di Pd, M5s e governo. Lleggi anche: Salvini, l'arma nucleare Borghi-Bagnai. Così farà impazzire la maggioranza "Noi attaccati alle poltrone? Queste accuse dimostrano solo un grande analfabetismo costituzionale: perché il governo è il governo, ed è una cosa, mentre il parlamento è il parlamento, e resta altra cosa", spiega poi l'economista euro-scettico all'agenzia AdnKronos. "Ci portassero un solo caso in cui cambiando il governo, sono cambiate le commissioni", sottolinea Borghi. D'altra parte, al cambiare dei governi non cambiano neanche i presidenti di Senato e Camera. "Io - ricorda - come primo voto da parlamentare, appena eletto ho contribuito a dare il via libera al presidente Roberto Fico a Montecitorio". "Accusarmi, nel mio caso, è ridicolo e si scende quasi nell'offensivo, in quest'anno, presiedendo una Commissione impegnativa che vedeva dentro gente come Marattin, come la Boschi, come Padoan, mi pare che non ci sia stata alcuna lamentela da parte di nessuno sul mio operato".