Cerca
Logo
Cerca
+

De Benedetti: voterò Renzi

Romano Prodi e Carlo De Benedetti

Lucia Esposito
  • a
  • a
  • a

 Tutti con Renzi, adesso. Ma il sindaco di Firenze deve cominciare a guardare bene da dove arrivano gli outing in suo favore. L'ultimo in ordine di tempo è quello che arriva dal Corriere della Sera da parte di Carlo De Benedetti che dice: "Alle primarie del Pd voterò per Renzi. La sua eventuale riuscita politica rappresenta un'imprevedibile  avventura". La dichiarazione è stata consegnata ad Alann Friedman realizzata per il suo libro sulla politica ed economia  italiana che sta scrivendo per Rizzoli. De Benedetti   "Ho votato per Bersani - ricorda ancora l'ingegnere - quando c'è  stato Bersani-Renzi, perché non avevo ancora conosciuto abbastanza Renzi e quindi avevo una certa diffidenza. Detti addirittura un'intervista in cui dissi, a proposito di Renzi, che di  Berlusconi ne abbiamo già avuto uno. Quindi avevo un'opinione  molto... non negativa, ma di una persona molto superficiale". Ma adesso De Benedetti ha cambiato idea: "Il mio parere su Renzi è che è una spugna. Prima di tutto è  un ragazzo intelligente e su questo non c'è dubbio. E' estremamente  quick . E' reattivo ed è una spugna. Cioè, impara le cose con una   velocità... ha una capacità di assorbimento formidabile. Poi ha una   dote, che per alcuni è un difetto, per me è un pregio, e cioè l'empatia, è una persona empatica". E "se domani ci fossero, quando ci saranno le elezioni, se Renzi in quel momento sarà candidato alla premiership, allora francamente non vedo nel centrodestra una persona  che possa in qualche modo competere con lui". Non solo segretario, ma soprattutto premier. De Benedetti, tessera numero uno del Pd, cerca quindi di "ipotecarsi" il futuro e lancia il sindaco.  Prodi Oltre a De Benedetti, c'è Romano Prodi. Nei giorni scorsi ha detto chiaramente che non andrà ai gazebo l'8 dicembre. Un annuncio che è stato accolto con delusione dal fronte del sindaco. Già lo scorso anno, ai  tempi delle primarie con Pier Luigi Bersani, il Professore veniva dato  vicino a Matteo Renzi e quindi nell'entourage del sindaco era forte e alta l'aspettativa sui voti di Prodi e dei prodiani.  Ma Romano non voterà questa volta. Né sarà sponsor del sindaco di Firenze. Ma se da una parte si è defilato, dall'altro si è augurato che in tanti vadano a votare per le primarie e che queste elezioni rappresentino un momento di cambiamento per il partito. E così, in molti, hanno letto dietro queste affermazioni dell'ex premier la dichiarazione di un'intenzione di voto. Si sa che alle scorse primarie sua moglie Flavia Prodi aveva sostenuto Renzi e il ministro Graziano Delrio, vicino sia a Prodi che a Renzi, ha detto: "La nostra gente è vicina a Prodi, gli vuole bene, ha sofferto con lui e ora sarebbe  avanti a un'altra lacerazione. Se Prodi confermerà questa scelta lo rispetterò, ma prima cercherò di fargli cambiare idea". E chissà che non ci riesca...Dopo tutto lui stesso continua a ripetere che non è questo Pd il partito che aveva in mente. Renzi rappresenta certamente il cambiamento. 

Dai blog