Berlusconi, offerta di pace ai ribelli
Silvio Berlusconi tira il freno. In vista del consiglio nazionale di sabato 16 novembre, ha lanciato diversi segnali di "pace" agli aldfaniani. Così cerca di rimettere insieme il partito, di recuperare almeno Angelino Alfano, il suo pupillo. Silvio Berlusconi dà l'ultima chance ai ribelli del Pdl.re è tornato ieri a Roma e si è messo a lavorare all'organizzazione del Consiglio Nazionale di sabato. Si è studiato tutto: scenografie, fondali, addirittura il preventivo dei co Il Cav invia un messaggio a chi vuole rompere. L'ex premier vede Raffaele Fitto, ascolta Fede Confalonieri e usa la Rossi, come Mediatrice. Segnali distensivi - Due segnali rivelatori vengono notati da lealisti e alfaniani. Da un lato, la decisione di rinviare a domani la riunione di Alfano e i ministri con i parlamentari 'innovatori', come pure l'uscita del nuovo documento con le firme dei membri della Direzione nazionale. Cui si aggiungono le dichiarazioni pubbliche del vicepremier: "Confidiamo che il nostro movimento possa restare unito". Dall'altro lato una lunga nota firmata da Mariarosaria Rossi,che si dice "certa" che Berlusconi "saprà convertire" le "differenze in nuova e ritrovata unità" e "trovare la soluzione" che eviti la spaccatura. Parole importanti, secondo qualcuno, perche' la nota ha stile e toni che avrebbe potuto usare lo stesso Berlusconi. Insomma nel partito torna a circolare la parola "unità". I mediatori - In campo sono scesi i grandi mediatori come Gianni Letta, Ennio Doris, Fedele Confalonieri: lo sforzo è quelli di convincere l'ex premier, nel suo discorso al Cn e non menzionare un legame necessario tra il voto sulla sua decadenza e la caduta del governo, in modo da permettere ad Alfano di essere presente senza rompere o rendersi protagonista di scene come quella del "che fai, mi cacci?" di Gianfranco Fini. Per di più assicura qualcuno, torna ad affacciarsi l'ipotesi che Berlusconi investa il suo ex pupillo della carica di vicepresidente della rinata Forza Italia. Scetticismo - Ma nelle fila del Pdl, tra mediatori, falchi e colombe, serpeggia molto scetticismo che l'estrema mediazione possa riuscire. "Ci siamo spinti troppo oltre", spiega un governativo. Da parte sua, il vicepremier potrebbe mettere sul tavolo un tentativo di rinviare il voto sulla decadenza. Ma tornerebbe a chiedere al Cav di non mettere a repentaglio la stabilitaà di governo, da "statista qual e'".Fitto sottolinea la necessita' di rendere conto non solo a Berlusconi, ma anche agli elettori (leggi: non solo decadenza, anche legge di stabilita'). I