Romano Prodi e Walter Veltroni dietro l'inciucio Pd-M5s. Retroscena: obiettivo Quirinale
"Topo Gigio" Walter Veltroni e "Valium" Romano Prodi, come li chiamò delicatamente Beppe Grillo, sono all'opera per il governicchio giallorosso, quell'inciucio tra Pd e M5s. I due ex leader della sinistra lo stanno facendo però in silenzio o addirittura sotto mentite spoglie. Spesso attraverso le parole di loro fedelissimi come lo è Goffredo Bettini per Veltroni. La vera posta in gioco - spiega Il Giornale - per il Pd, è l'elezione del prossimo inquilino del Quirinale. La successione a Mattarella verrà decisa infatti nel 2022 (la scadenza naturale della legislatura è il 2023) e a condurre i giochi saranno i partiti di maggioranza. Leggi anche: Paolo Becchi, terribile sospetto: "Beppe Grillo non aspettava altro". Scambio osceno Pd-M5s Ma quale maggioranza? "Bisogna preparare le basi di una maggioranza costruita attorno a un progetto di lunga durata, sottoscritto in modo preciso da tutti i componenti della coalizione. Deve essere un accordo duraturo: non per un tempo limitato ma nella prospettiva dell'intera legislatura. Forse bisognerebbe battezzare questa necessaria coalizione Ursula" mette le mani avanti Prodi, riferendosi alla maggioranza che ha eletto la nuova commissaria Ue Ursula Von der Leyen, votata per l'appunto anche dai Cinque Stelle. Per entrambi però il sostegno a questo bizzarro governo non è gratuito: sia Prodi che Veltroni si aspettano di ricevere in cambio la candidatura al Colle.