Giuseppe Conte, crisi e ipotesi estrema. Retroscena: "Si dice che voglia salire al Colle", come può blindarsi
"C'è un presidente del Consiglio che si rifiuta di prendere atto che il suo governo non esiste più". Secondo Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato,l'anomalia "è che Giuseppe Conte non ha capito che è politicamente morto. È come quei fantasmi che ancora non hanno compreso di essere morti". Mentre Lega, FdI e Forza Italia da un lato e M5s, Pd e LeU dall'altro si accapigliano su un apparente formalismo, la data del voto di sfiducia al premier (il 20 agosto dice la mozione maggioritaria di grillini e dem, il 14 agosto quella del centrodestra unito), gira voce secondo un retroscena di Sky Tg24 che Conte in realtà abbia ben compreso il suo destino imminente, ma che abbia anche presente l'unica sua chance di rivincita. Che passa dalle dimissioni, per uno dei tanti paradossali arzigogoli della democrazia parlamentare italiana. Leggi anche: Il "governo elettorale" di Grasso? Nuovo orrore, chi vorrebbe come premier Nei Palazzo romani si dice che l'avvocato sia disposto ad salire al Quirinale nelle prossime ore e rassegnare il proprio mandato. Un gesto che sarebbe quasi scontato, vista la fine ormai dichiarata della maggioranza che l'ha fatto insediare a Palazzo Chigi e sostenuto per un anno. Ma non sarebbe solo scena: dimettendosi, Conte di fatto toglierebbe dalle mani di Salvini l'arma politica della sfiducia che taglierebbe fuori il premier da ogni discussione. Contemporaneamente, terrebbe aperta l'ipotesi di un mandato-bis, un nuovo governo Conte stavolta sostenuto da M5s e Pd nel segno della continuità "istituzionale", per varare una manovra in autunno "rassicurante" per Bruxelles, "tenere i conti in ordine", "tagliare i parlamentari". Durata? Si vedrà, perché quando si comincia difficilmente un governo dura 6 mesi. E lo scenario, paventato anche dalla forzista Bernini, passa anche da apparenti bizantinismi come un sacrificio personale che sacrificio non sarebbe.