Luigi Di Maio promette ai dissidenti: "A settembre cambia tutto". Ecco chi è la testa che vuol far saltare
Luigi Di Maio diserta l'appuntamento a Palazzo Madama con la fiducia sul decreto Sicurezza bis. Il vicepremier finge non ci siano problemi e, all'assistere il trionfo (ennesimo) di Matteo Salvini, preferisce l'incontro con le parti sociali e con il premier Giuseppe Conte. Ma i suoi - riferisce Repubblica - lo tengono informato minuto per minuto su quanto accade. Soprattutto sulle reazioni di quei grillini riottosi che del provvedimento non ne volevano proprio sapere: "Non dobbiamo dare alibi a Salvini - spiega il vicepremier M5S - abbiamo tante cose da portare a termine. Far cadere adesso questo governo, consentendo alla Lega di dare la colpa a noi, sarebbe un danno per tutto il Movimento. E cosa porterebbe? Arriverebbe un governo peggiore" cerca di convincerli Di Maio. Leggi anche: Salvini e l'ultimatum a Di Maio: "Voto anche a settembre" E aggiunge, alludendo al rimpasto: "Vedrete, da settembre ci saranno molti cambiamenti". Il senatore Alberto Airola sembra convinto: "Abbiamo parlato anche dell'Alta velocità e della situazione a Torino. Certo, i no Tav li abbiamo persi, andati, ma io mi batterò fino alla fine perché quest'opera non si faccia. In definitiva il decreto Sicurezza non è l'Anticristo dei decreti" conclude, quasi come un compromesso. A fargli eco anche Gianluigi Paragone e Dino Giarrusso. Insomma, sembra che anche i più dissidenti del Movimento ora debbano fare più di un passo indietro.