Matteo Salvini impone una pericolosissima fiducia. Ecco il giorno della crisi di governo (cercata?)
"Si sono fatti fregare...". Matteo Salvini si arrabbia con i suoi. Dopo il CdM fiume di ieri, fioccano le ricostruzioni e i retroscena. Il vicepremier parla dei grillini che si sarebbero fatti "scodellare un testo da gattopardi, che non cambia nulla, scritto dai magistrati del ministero". Si legge sul Corriere. Grana giustizia - Si riferisce soprattutto al capo dell'ufficio legislativo del ministero della Giustizia, Mauro Vitiello, di area Magistratura democratica. Ce l'ha anche con Bonafede, che "ci mette pure la buona volontà ma la sua cosiddetta riforma della giustizia è acqua", aveve detto ieri sulla sua pagina Facebook. Ma il premier Conte e Luigi Di Maio non vogliono arrivare alla rottura. Neppure i leghisti, in realtà, ma il testo per loro va profondamente cambiato: i tempi del processo, il regime delle intercettazioni sono i nodi che non si sciolgono. Per approfondire leggi anche: Di Maio-Salvini, scontro totale Intorno alle 21.30 Salvini comunica ai suoi che tutto è in alto mare: "Quando ci sono in ballo la libertà e i diritti di milioni di italiani, le cose bisogna farle bene..", si legge sempre sul Corriere in un lungo dietro le quinte. Il clima è teso, a giudicare dai tuoni e fulmini partiti ieri in aula alla Camera all'indirizzo di Giovanni Tria dal capogruppo Riccardo Molinari e dal presidente della Commissione Bilancio Claudio Borghi. Voti decisivi - Resta sul tappeto, la prossima settimana, la problematica conversione del decreto Sicurezza bis al Senato: il vantaggio della maggioranza è di soli due voti. Salvini ieri ha chiesto e ottenuto dal premier Conte la fiducia sul provvedimento sull'immigrazione e i flussi. Il che, però, dovrebbe impedire che il decreto, pilastro dell' attività del ministro dell' Interno, possano essere votate anche da Forza Italia e Fratelli d' Italia, che sono all'opposizione.