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Luigi Di Maio, il complotto contro il governo: "Perché un certo sistema vuole farci cadere"

Davide Locano
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Il complotto è nel dna dei grillini. Già, vedono complotti da tutte le parti. E l'ultimo viene "sventolato" da Luigi Di Maio su Facebook. Il capo politico, facendo il punto sulle tensioni che attraversano il governo, afferma di aver compreso cosa stia accadendo. Roba da complottisti. "Buongiorno a tutti! Ieri sera pensavo a una cosa: ormai troppa gente fa il tifo perché questo governo - sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega - cada. In particolare, nelle ultime settimane, un certo sistema sta provando a mettere ancor più bastoni tra le ruote del solito e, pur conoscendoci da oltre un anno, si sta provando a far salire la tensione all'inverosimile. Ci ho riflettuto e credo di sapere quale sia stato il vero motivo scatenante. Non tutti sanno - visto che pochissima stampa ne parla - che a settembre finalmente ci sarà l'ultimo voto per il taglio del numero dei parlamentari. Si tratta dell'ultimo piccolo passo ed è fatta. È un'occasione storica. Segnatevelo sul calendario: seconda settimana di settembre. Fra circa 8 settimane, insomma, il taglio dei parlamentari sarà realtà". Ed eccovi servita, dunque, l'ultima sparata complottista: forze oscure si starebbero muovendo contro il governo gialloverde poiché il M5s vuole tagliare i parlamentari. Roba da fantascienza. Leggi anche: Il sondaggio interno al M5s che umilia Di Maio "E oggi - riprende Di Maio - parte il countdown, perché alle prossime elezioni tutto il MoVimento 5 Stelle vuole andare a votare con 345 poltrone in meno. 345 parlamentari in meno a cui non vogliamo più regalare né soldi né privilegi. Sono 50 anni che aspettiamo questo momento per mandare a lavorare un po' di quella gente. Il trambusto intorno al governo è legato a questo. Ma ve li immaginate senza poltrona mentre si cercano un lavoro come tutte le persone normali? È quindi chiaro che, chi vuole buttarci giù, è chi vuole restare nella preistoria per tenersi stretto il suo posto a Roma. Ma noi non ci arrendiamo. Taglieremo i parlamentari e cambieremo davvero il Paese. Ormai manca davvero poco. Meno di due mesi!", conclude la digressione con tanto di punto esclamativo. "I media ogni giorno provano ad accostarci alle altre forze politiche. Ormai è diventato l'hobby di molti commentatori e pseudo analisti politici. Perché lo fanno - s'interroga il capo politico M5s -? Per mettere zizzania. Ci provocano in tutti i modi, ma forse non hanno ancora capito una cosa: noi siamo orgogliosamente diversi da tutti gli altri. E lo abbiamo dimostrato in questi anni con i fatti. Ultimamente i giornali non fanno altro che scrivere di un'alleanza tra Pd e MoVimento in procinto di decollare. A giorni alterni anche esponenti di spessore del Partito democratico provano ad aprire al MoVimento, ad esempio oggi lo fa Dario Franceschini con un'intervista rilasciata al Corriere. Quanta fantasia!", rimarca. Di Maio, infine, spiega che "noi siamo orgogliosamente diversi da certe forze politiche che non hanno avuto il coraggio di prendere una posizione ben precisa dopo lo scandalo sugli affidi dei minori di Bibbiano e che vedono propri esponenti coinvolti in questa drammatica vicenda", conclude.

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