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Matteo Salvini "affacciato sulla finestra elettorale". Sondaggi e migranti, il retroscena sul gioco sporco M5s

Giulio Bucchi
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La vita del governo si deciderà tutto sul Decreto sicurezza bis. Ancora una volta, dunque, saranno i migranti e la politica del Viminale a dividere o unire Lega e M5s. I grillini, per timore di una fronda interna in Parlamento, secondo la Stampa faranno slittare l'approdo in aula del testo, previsto per il 15 luglio. Motivazione ufficiale: "Per la mole di emendamenti presentati", ma il vero obiettivo sarebbe superare la data-limite del 20 luglio, chiusura della fatidica finestra elettorale di settembre. Di fatto, sabotare l'approvazione del Decreto sicurezza Bis sarebbe la garanzia di sopravvivenza del governo, unico appiglio dei 5 Stelle in un momento in cui i sondaggi li condannerebbero a un ruolo di spettatore in caso di voto anticipato.  Leggi anche: "Qual è il vero obiettivo di Salvini". Crisi? Nient'affatto: il retroscena di Minzolini "La pazienza sta per finire", si lamentano i grillini, anche se la verità è che Matteo Salvini al momento è sempre "affacciato sulla finestra elettorale", per dirla con la suggestiva formula usata da un retroscena del Quotidiano nazionale. Indeciso se massimalizzare il consenso attribuito alla Lega dai sondaggi (verso il 40%) o sfruttare ancora per qualche mese la posizione di forza che gli stessi sondaggi gli garantiscono sui grillini.

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