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Falchi e colombe: ecco chi Alfano porterà via a Silvio

Silvio Berlusocni e Angelino Alfano

Lucia Esposito
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La resa dei conti tra falchi e colombe si avvicina. E più passano le ore più si accende lo scontro tra le due fazioni del Pdl. E' stata una domenica ad altissima tensione nel partito, cominciata con Alfano che, intervistato da Maria Latella su Sky ha di fatto congelato l'ex premier Silvio Berlusconi fino al 2015: "Noi abbiamo posto il punto che nel 2014 Silvio Berlusconi possa dimostrare la propria innocenza e poi al prossimo giro possa essere lui il nostro candidato premier. Sarebbero un danno per l'Italia non solo per noi, la crisi è drammatica, non possiamo andare alle urne in questo modo, magari rischiando di ritornare al governo con il Pd", aggiunge il vicepremier. "Perché far cadere il governo se non diciamo qual e' la prospettiva per il centrodestra? Ma dov'e' la strategia?", si chiede Alfano. Il vicepremier ha chiesto poi a Berlusconi di sostenere il governo anche in caso di decadenza.  Gli scheramenti - Ma chi potrebbe andare con Alfano? Allo stato, le colombe possono contare su trentadue senatori (compresi quelli della cosiddetta lettera dei 23) e oltre 30  deputati. Gli alfaniani assicurano che i falchi non hanno i due terzi del Consiglio nazionale formato da oltre 800 membri per dettare la  linea sul partito e sul governo. In queste ore di gran confusione e   tensione spetterà ad Alfano sbrogliare la matassa.  Di certo i filogovernativi non molleranno la presa sulla  necessità di tenere in vita le larghe intese per il bene del paese e   si preparano alla conta del 16 novembre, convinti che Berlusconi in  realtà oggi abbia voluto mandare soprattutto un messaggio   all'esterno, preoccupato di mostrarsi come un uomo solo e lasciato   ndifeso al suo destino giudiziario.  Secondo gli innovatori soprattutto per ragioni tattiche il Cav   avrebbe scelto di riprendersi tutto, comprese le fidejussioni che  garantivano le risorse al Pdl e di andare allo show down del Cn che  dovrà votare il cambio di nome e di statuto. Dai falchi agli alfaniani -  Ma fino alla data della   convocazione c'è ancora tempo per trattare e disinnescare la mina   della rottura. La lista degli alfaniani si va definendo di ora in ora: comprende Fabrizio Cicchitto, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi. Bisogna capire che fine faranno i cosiddetti "mediatori": Maurizi Gasparri, Altero Matteoli, Paolo Romani e Renato Schifani. Sull'altro fronte ci sono i lealisti che dicono no ad Alfano leader, no alla decadenza di Berlusconi, e chiedono la conta interna immediata nel Conasiglio Nazionale, tra loro ci sono: Raffaele Fitto. Annamaria Bernini, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Renata Polverini, Renato Brunetta, Francesco Nitto Palma. Tra i falchi, i duri e puri, che chiedono subito nuove elezioni e la fine del governo delle larghe intese si conso Denis Verdini, Daniela Sanantché, Augusto Minzolini, Sandro Bondi, Mario Mantonvani, Manuela Repetti. 

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