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Sea Watch, dito puntato contro Delrio e Pd: "Vergognatevi", nella notte l'affronto all'Italia

Giulio Bucchi
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"Fossi in loro mi vergognerei". Matteo Salvini ne ha anche per Graziano Delrio, Matteo Orfini e Davide Faraone, i tre parlamentari del Pd saliti a bordo della Sea Watch che hanno contribuito ad alimentare la "guerra politica" tra la ong tedesca e il governo italiano sulla pelle di 40 migranti tenuti sulla nave per oltre due settimane con un solo obiettivo, farli sbarcare in Italia e in nessun altro porto.  Leggi anche: "Notte sotto le stelle". Sea Watch, il dramma dei migranti e la pagliacciata degli onorevoli Pd "Si sarebbe potuto intervenire prima", hanno spiegato i dem scesi nella notte a Lampedusa, insieme ai migranti, dopo il blitz della capitana Carola Rackete. "Erano a bordo di una nave privata straniera che ha infranto tutte le leggi italiane - ha ricordato a Delrio e compagni il ministro dell'Interno, intervistato dal Gr1 Rai -. Tra l'altro stanotte la capitana ha anche messo a rischio la vita degli agenti delle forze dell'ordine". Il riferimento è allo speronamento di una motovedetta della Guardia di Finanza che tentava di impedire l'attracco della Sea Watch al molo.  "Solidarietà alle donne e agli uomini delle Forze dell'Ordine e della Guardia di Finanza in particolare - ha poi commentato in una nota lo stesso Salvini -, visto che poche ore fa hanno rischiato la vita per la scelta criminale della SeaWatch. Da giorni stanno difendendo la legalità e i confini italiani, costretti agli straordinari da una nave pirata e da alcuni parlamentari di sinistra (tra cui un ex ministro) che anziché stare con le Forze dell'Ordine e con l'Italia hanno scelto di schierarsi con una ong tedesca che ha schiacciato una motovedetta delle Fiamme Gialle. I nostri finanzieri erano in grave difficoltà ma i parlamentari di sinistra applaudivano la capitana della Sea Watch".

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