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Matteo Salvini, Sea Watch 3 è solo l'inizio. Il piano: muro lungo il confine, distruggere i trattati

Davide Locano
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Il caso Sea Watch 3 è soltanto l'inizio: Matteo Salvini, infatti, ha un piano per andare alla guerra, totale, con l'Europa sull'immigrazione. Obiettivo, minare il trattato di Dublino e quello di Schengen, come ha anche detto piuttosto chiaramente mercoledì. Come sottolinea La Stampa, se il Viminale non inserisse più nelle banche dati le impronte digitali dei migranti "si scardinerebbe il sistema stesso", riferiscono fonti del ministero dell'Interno. Il piano prevede di non condividere più il fotosegnalamento: l'effetto sarebbe dirompente soprattutto per Germania e Francia, le mete più ambite dai migranti. Risultato, gli immigrati potrebbero chiedere asilo politico dove vogliono. Il piano di Salvini è concreto, la minaccia pesante, gli effetti dirompenti. Leggi anche: Salvini-Di Maio, lite su Sea Watch 3 Ma non è tutto. Il progetto sul quale riflette il ministro dell'Interno si compone di un altro punto. La preoccupazione arriva anche dal Friuli Venezia-Giulia, dove si vedono nuovi clandestini arrivare dai Balcani. Si parte dunque coi pattugliamenti misti tra due polizie, italiana e slovena, nei pressi del confine. E ancora, schierare polizia lungo il confine come ha fatto Emmanuel Macron in Francia, a Ventimiglia. Mossa possibile se l'Italia chiederà di sospendere il trattato di Schengen, così come da tre anni fanno proprio la Francia e la Germania. Finita? Non proprio. Salvini starebbe pensando a un "muro" lungo la frontiera, proprio come quello di Donald Trump negli Usa o come quello di Viktor Orban in Ungheria. "Se il flusso di migranti non dovesse arrestarsi, a mali estremi estremi. Non escludiamo la costruzione di barriere fisiche come fatto da altri Paesi europei". La conferma è arrivata da Salvini in persona.

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