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Sea Watch, Matteo Salvini a Porta a Porta: "Rackete? Stai a casa tua, aiuta i disabili, non rompere le palle"

Davide Locano
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Nel mirino di Matteo Salvini, per ovvie ragioni, ci è finita Carola Rackete, capitano della Sea Watch 3 che ha forzato il blocco a Lampedusa. Definita a caldo "una sbruffoncella che fa politica sulla pelle degli immigrati", anche nella serata di mercoledì 16 giugno il ministro dell'Interno è tornato a prenderla di mira. Lo ha fatto prima su Facebook, con un post tanto semplice quanto duro, in cui ha scritto: "Ma non è che tutti quelli che nascono bianchi, tedeschi e ricchi devono venire a rompere le palle in Italia, sbaglio?". Il leader della Lega si riferisce alle parole della stessa Rackete, la quale ha detto di fare ciò che sta facendo poiché si sente privilegiata a causa del fatto di essere bianca, tedesca e di aver avuto una vita semplice. Dunque Salvini ha aggiunto: "Il governo di Berlino che ne pensa? È normale che una cittadina venga da noi a dire: me ne frego delle leggi italiane?", aggiunge. Poi, intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai 1, ha rincarato: "La capitana della Sea Watch 3, eroina della sinistra, questa novella eroina del Partito democratico ha dichiarato qualche giorno fa: Io sono nata bianca, ricca e tedesca e ho deciso di fare volontariato nel Mediterraneo. Ma stai a casa tua. Se sei nata bianca, ricca, tedesca e vuoi fare volontariato, fallo in Germania aiuta gli anziani, i disabili", ha concluso Salvini. Di seguito il post su Facebook di Matteo Salvini:

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