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Pdl, Fitto contro Alfano: "Su Berlusconi tradisce se stesso"

Il capo dei lealisti durissimo su decadenza, legge di stabilità, fiducia al governo e destino del Cavaliere

Giulio Bucchi
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"Vi sono momenti in cui è necessaria assoluta chiarezza. Le dichiarazioni di oggi di Alfano mostrano evidentemente una rotta alternativa rispetto a quella indicata da Silvio Berlusconi e dagli elettori di centrodestra". Raffaele Fitto non attende molto per replicare all'intervista di Angelino Alfano a Sky Tg24 e lo fa all'insegna della contrapposizione totale. "Si dà di fatto per acquisito il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi - attacca il capo dei lealisti -, e quindi si accetta che la sinistra tenti di espellere dalle istituzioni il nostro leader". Il problema, second Fitto, non è però solo la decadenza: "Si finge di non vedere che l'impostazione della legge di stabilità è lontanissima dai nostri impegni elettorali, e reintroduce le tasse sulla casa, proprio quelle che avevamo promesso di cancellare". E quando Alfano spiega che Berlusconi, in quanto interdetto e quasi sicuramente decaduto, sarà il candidato premier del centrodestra "al prossimo giro", l'ex governatore pugliese non ci sta puntando il dito contro "l'ulteriore dimenticanza" del vicepremier: "Silvio Berlusconi è stato scelto, ancora nel febbraio scorso, da oltre 9 milioni di elettori, e tutti noi siamo entrati in Parlamento sotto un simbolo che recava la scritta Berlusconi Presidente". Come dire: nessuno può mettere in freezer il Cavaliere.

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