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Alessandro Di Battista, Peter Gomez: "Se è una persona intelligente..."

Davide Locano
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Sul Fatto Quotidiano, house organ grillino diretto da Marco Travaglio, una intera pagina (nonché parte dell'editoriale del direttore) viene dedicata al ruolo di Alessandro Di Battista nel M5s. Già, personaggio scomodo, l'urlatore professionista, che si è messo a menar fendenti contro il governo e, soprattutto, contro la leadership di Luigi Di Maio (il rapporto tra i due, ora, è ai minimi termini). Fa bene? Fa male? Come va analizzato questo comportamento? Nella pagina del Fatto viene chiesto un breve commento a sei persone, tra giornalisti ed esperti. Uno di questi è Peter Gomez, direttore del fattoquotidiano.it, il quale non lesina critiche a Dibba. "Come ogni cittadino o iscritto al M5s - premette Gomez - ha tutto il diritto di dire ciò che pensa sul comportamento degli esponenti di governo e sul Movimento. Ma, se come crediamo, è una persona intelligente ha anche il dovere di non stupirsi se le sue prese di posizione hanno il potere di destabilizzarlo. Di Battista - rimarca - non è un attivista qualunque". Leggi anche: M5s, la stangata di Carelli a Di Battista: "Lui capo?" E ancora: "Sostenere che è possibile derogare alla regola dei due mandati parlamentari è certamente lecito. Ma è ovvio che in molti prendano la proposta (dirompente) per un invito a far cadere l'esecutivo. Infine, Gomez conclude con una sorta di monito: "Finché i 5s esisteranno Di Battista resta un leader politico. E ogni sua parola avrà conseguenze politiche", conclude il direttore.

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