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Pdl, Santanchè contro Alfano: "Candidato perfetto per le primarie Pd"

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L'accusa: "Le larghe intese non prevedono la tutela di Berlusconi". E Bondi: "Noi non lavoriamo per tornare al voto, ma se il Pd..."

Giulio Bucchi
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"Non ho nessuna paura del metodo Boffo, lo abbiamo messo in conto. Se dissentiremo ne saremo vittime. Ma non abbiamo paura": Angelino Alfano professa coraggio ai microfoni di Sky Tg24 quando accenna alle critiche che falchi del Pdl e organi di stampa più rigorosamente berlusconiani glii stanno rovesciando addosso. Il vicepremier ed ex segretario azzurro, capo dell'ala "governista" del partito, non rinuncia a difendere le ragioni proprie e dei ministri pidiellini: "Lavoreremo per non spaccare e crediamo che ancora non sia stato deciso nulla", ammettendo però di avere "paura per scelte radicali e estremitiche che se prevalgono saranno difficili da far capire non solo a noi stessi ma a agli italiani". "Non abbiamo nessuna idea di fare nuove cose - ribadisce - perché vogliamo un partito unito. Stiamo lavorando per l'unità, ma un grande insegnamento di Berlusconi di questi anni è la costruzione di un grande centrodestra e un grande centrodestra deve somigliare alla Casa delle libertà. Io non credo a chi propugna lo splendido isolamento". In questo senso, dunque, se ci sarà un ritorno a Forza Italia Alfano lo vorrebbe in un'ottica federativa, magari con gli "alfaniani" a occupare un posto sulla "sinistra" della coalizione, un po' come Casini a inizio anni Duemila.  "Alfano candidato perfetto del Pd" - Eppure i falchi azzurri per lui prevedono un ruolo diverso. Non quello che fu di Gianfranco Fini (che per Alfano "è una delle principali cause dei nostri guai, dal 2001 fino ai nostri giorni, e non credo abbia futuro politico"), ma peggio: "Alfano conferma che le larghe intese non prevedono la salvezza e neppure la tutela di Silvio Berlusconi - ironizza Daniela Santanchè -. Un programma vincente per correre alle primarie del Partito Democratico". Meno caustico Sandro Bondi, coordinatore Pdl già durissimo contro Beatrice Lorenzin e i ministri azzurri nel governo delle larghe intese: "Alfano sbaglia a sostenere che nel nostro partito c'è chi vuole le elezioni anticipate. Nessuno nel Pdl-Forza Italia lavora per le elezioni anticipate. Nel nostro partito, al contrario, c'è chi, come il sottoscritto, ritiene che il colpo mortale al governo lo infligge chi, come il Pd, nonostante la nostra comune partecipazione alla maggioranza, dopo aver violato ogni garanzia democratica, vota per l'estromissione del leader del centrodestra dal parlamento". Peccato che lo stesso Alfano abbia spiegato, a Sky, di auspicare la sopravvivenza del governo anche dopo la decadenza di Berlusconi.      

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