"Di Battista mostra la stessa inclinazione all'assurdo di Di Maio". Cangini, la bordata forzista
"Diciamo la verità, non è che l'ineffabile Di Battista sia poi molto diverso dai suoi amici e dai suoi nemici oggi al governo". Andrea Cangini, senatore di Forza Italia, non ha dubbi sull'operato del grillino: "Analoga faciloneria, medesima inclinazione al bluff, stessa narrazione volta ad accreditare l'idea di un Davide buono alle prese con un Golia cattivo. Come quando Conte, Di Maio e Salvini attribuiscono l'isolamento dell'Italia all'Europa". Anche quando tutti sono contro di noi. Un caso? Si interroga Cangini sul Giornale:" Ci sono solo due ipotesi. La prima: tutti i governi d'Europa fanno parte di un inspiegabile complotto contro l'Italia. La seconda: tutti e 27 i nostri partner europei ne hanno le scatole piene dell'arroganza e dell'inaffidabilità del governo gialloverde e dei due leader che ne guidano i passi. Leggi anche: Di Battsita umiliato da Carelli: "Così perde tutto" Il giornalista ha parole dure anche per Dibba, che mostra - a suo dire - "la stessa sfacciata inclinazione all'assurdo che ha mostrato qualche sera fa ospite ad Otto e mezzo da Lilli Gruber". "Se, quando smettono di riversarle sull'Europa, i due vicepremier si scaricano l'un l'altro le responsabilità del fallimento politico, Di Battista per mantenersi vergine le scarica su entrambi: la Lega come il Pd, i governanti grillini come burocrati chiusi nei ministeri". E così ci pensa Di Battista a "lavare l'onta di una politica inconcludente". "Ma - osserva Cangini - ci si rifugia negli oneri della retorica per scansare gli oneri della responsabilità".