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Pdl, Alfano: "Berlusconi sostenga Letta anche dopo decadenza poi sarà il prossimo candidato premier"

Alfano e Berlusconi

Giulio Bucchi
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Un Cavaliere in freezer. E' il ruolo che Angelino Alfano sembra prospettare per Silvio Berlusconi: toni morbidi, complimenti, rispetto per il "padre" del centrodestra, ma consapevolezza che il futuro è di altri. E quel "Berlusconi sarà candidato premier al prossimo giro" sa più di contentino che di prospettiva reale. Perché nel frattempo Alfano, intervistato da Maria Latella su Sky Tg24, chiarisce che non si può tornare al voto adesso. Con realismo, e senza giri di parole, l'ex segretario del Pdl e capo delle colombe azzurre spiega di aver "posto il punto che nel 2014 Silvio Berlusconi possa dimostrare la propria innocenza e poi, al prossimo giro, possa essere lui il nostro candidato premier". La prospettiva, dunque, è quella di arrivare al 2015 con questo governo (di cui Alfano è vicepremier) anche perché "in tutti i casi arriverà l'interdizione" per il Cavaliere. Per 2 anni Berlusconi dovrà star fuori dalla politica, e dalla prossima primavera dovrà trascorrere un anno ai servizi sociali. "In caso di urne anticipate saremmo senza leader", ribadisce Alfano rispondendo al pressing di falchi e lealisti, che vorrebbero rompere con le larghe intese. La replica di Fitto ad Alfano:  "Così tradisci te stesso"  Fiducia a Letta anche con la decadenza - L'auspicio di Angelino è che anche quando in Senato si voterà la decadenza di Berlusconi il Pdl si schieri il più compatto possibile in favore della fiducia a Enrico Letta, Alfano e a questo strano esecutivo. "Siamo convinti che Berlusconi abbia preso la strada giusta nel distinguere i due piani", ha spiegato Alfano in relazione al voto favorevole al governo dello scorso ottobre. "Da allora il Pdl ha guadagnato sette punti". Anche se a livello di compattezza quel partito non esiste più. In ogni caso, Alfano si dice convinto che sull'atteggiamento da tenere sulla decadenza Berlusconi "stia ancora riflettendo" e che si possano distinguere "la questione giudiziaria" dalla vita del governo. "Chi dice Andiamo a votare subito non dice che questo vuol dire che andiamo a votare senza il nostro campione" ("Berlusconi dovrebbe fare il senatore a vita per la sua carriera di imprenditore, uomo di sport e per aver governato l'Italia", aggiunge il vicepremier). Lo schema dunque è semplice: attendere che Berlusconi non sia più incandidabile e poi tornare al voto. In mezzo passerebbero almeno 2 anni, e molte cose anche nel centrodestra potrebbero cambiare, a favore di Alfano.     

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