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Immigrazione, il Pd ha lasciato ai Comuni 242 milioni all'anno di debiti per accogliere minori

Caterina Spinelli
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È di circa un miliardo l'ammontare dei debiti da pagare ai Comuni per l'accoglienza dei minori non accompagnati lasciato dai governi Renzi e Gentiloni. A dimostrarlo è la relazione 2015-2017 della Corte di conti. I due esecutivi a guida Pd, e di conseguenza i ministri dell'Interno allora in carica, ovvero Angelino Alfano e Marco Minniti, hanno lasciato debiti ai Comuni per la gestione dei minori, non conteggiando le cifre in surplus - rivela Il Giornale - che queste realtà hanno impegnato per accoglienza, scuola e integrazione dei ragazzi. E così la magistratura mette nel mirino la sinistra. Leggi anche: Minniti contro Salvini per la bambina ferita a Napoli Per capire, il ministero dell'Interno, nel corso del 2015, ha erogato 45 euro al giorno in media a minore ospitato nelle strutture adibite allo scopo. Cifra che nel triennio in questione ha raggiunto i 54 euro. Le amministrazioni comunali, però, hanno speso in media 80 euro al giorno. Una spesa molto più alta è quella legata alle strutture ex Sprar, gestite direttamente dal ministero dell'Interno e, quindi, più controllabili. Tutto ciò ha generato un debito nei confronti dei Comuni di circa 242 milioni all'anno. Da quanto risulta dalla relazione, quindi, tenendo conto del periodo 2015-2017 e della cifra spesa nel 2018, equivalente alle precedenti, si arriva a 986.748 euro, derivanti dalle somme a debito a cui vanno aggiunti gli interessi. Tutto ciò ha generato, da parte dei municipi, la tendenza a togliere fondi ai servizi dedicati ai cittadini italiani.  Leggi anche: Alfano e Berlusconi si sono incontrati: il retroscena La Corte dei Conti nella relazione sottolinea che quei minori non accompagnati oggi sono quasi tutti maggiorenni. Lo si dice espressamente: "La maggior parte dei minori presenti in Italia al 31 dicembre 2017 ha un'età compresa tra i 15 e i 18 anni; si tratta di ben 17.074 minori su un totale di 18.303, per una percentuale pari ad oltre il 93 per cento del totale". A tal proposito è stata istituita e potenziata dall'attuale ministro Matteo Salvini, fino al 2020, un'apposita struttura di missione, che fa capo al Viminale, che si avvale di strumenti di controllo e supporto logistico per esaminare la gestione dei migranti minori. 

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