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Luigi Bisignani: "Giuseppe Conte è un re nudo. Rischia la stessa fine anche Matteo Salvini"

Caterina Spinelli
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"Giuseppe Conte è un re nudo": così lo definisce Luigi Bisignani. A capirlo ormai anche Sergio Mattarella: "Il presidente della Repubblica ha perso la speranza nell'autorevolezza della coppia Conte-Moavero di fronte alla Commissione europea". Autorevolezza che il nostro premier non ha mostrato durante l'incontro con Bruxelles di qualche giorno fa. "Il Colle non ha gradito l'ultima boutade da duro e puro del premier - prosegue sulle pagine del Tempo - quando l'altra notte ha minacciato di porre, assieme ai fuoriusciti della Gran Bretagna, un veto sulle prossime nomine. Un atteggiamento che di certo amplifica il nostro isolamento e accelera la procedura d'infrazione. La strada delle elezioni è pertanto ormai tracciata". Leggi anche: Luigi Bisignani e la congiura di Gentiloni contro Zingaretti "La premiata ditta Casalino-Casaleggio per mesi ci ha rifilato Conte come uno stratega internazionale, forsennatamente in giro per il mondo, che aveva grande influenza in Europa e soprattutto un legame ormai fraterno con il presidente degli Stati Uniti. Se ne pavoneggiava quando mostrava agli ospiti a Palazzo Chigi la prima pagina del Financial Times che lo ritraeva in una foto con Trump, al quale aveva chiesto di autografare l'originale. Ma Donald gli ha tirato un tiro mancino" ha commentato Bisignani. Per il giornalista anche se il presidente americano non ha incontrato di persona Matteo Salvini, ha comunque permesso al Segretario di Stato Mike Pompeo di ossequiarlo come il futuro capo del governo italiano: "L'agenda di Salvini, di fatto, non è stata quella di un ministro dell'Interno, visto che non ha incontrato neppure di sfuggita i suoi interlocutori istituzionali, i capi della Ciao dell'Fbi. Il Capitano si è imposto come un leader di caratura internazionale". Leggi anche: Salvini e quel viaggio negli Usa Ma il potere viene e va: "I capi a volte sono accecati e rischiano di perdere il contatto con la realtà. Una realtà amara perché, finita l'ubriacatura collettiva per i barconi e i clandestini, restano impietosi i dati dell'economia. Il popolo di Salvini - conclude Bisignani -, in parte volatile e non duraturo, a questo gioco di farsi infettare dall'incompetenza e dall'improvvisazione dei 5 Stelle non ci vuole stare più. Con l'effetto che, trascinando questo disastro, l'altro re nudo, dopo Conte, resti non solo il Capitano ma il popolo italiano".

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