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Pd, solo 29 in aula al voto sul dl crescita: imbarazzo-Zingaretti, il suo partito il venerdì non lavora

Davide Locano
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Il Pd, il venerdì pomeriggio, è già andato in massa al mare. Già, perché al voto finale sul dl crescita erano presenti in aula 29 piddini su 111. Una discreta vergogna, un numero clamoroso di assenza sul quale è intervenuto, sabato, il segretario Nicola Zingaretti, chiedendo spiegazioni su quanto accaduto. "È chiaro che qualcuno dovrà spiegare che cosa è accaduto", ha premesso un imbarazzato Zingaretti. Una spiegazione, interpellato dalla AdnKronos, ha provato a darla Ivan Scalfarotto, uno dei 29 del Pd presenti in aula: "Sì, molti colleghi hanno lasciato la Camera poco prima del voto per non perdere l'ultimo areo. Ma dopo una giornata intera di votazioni, in cui i numeri dei presenti erano ben diversi. Il tutto, poi, al termine di una settimana di grande confusione con la maggioranza che è stata costretta a rinviare il testo in commissione perché avevano fatto errori". Insomma, dato che hanno lavorato duro in settimana, ha spiegato Scalfarotto, si può capire che i dem volessero prendere l'ultimo aereo. Forse il piddino scorda che i comuni mortali non possono saltare un giorno di lavoro perché hanno voglia di tornarsene a casa il più in fretta possibile, ma tant'è. Leggi anche: Zingaretti per salvare il Pd si riduce a chiamare Renzi

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