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Vittorio Feltri, perché l'Autonomia non si farà: vincono sempre gli affamati, dunque il Sud

Davide Locano
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Più leggi i giornali e meno capisci ciò che sta succedendo in Italia. C'è chi afferma che il governo avrà vita breve, anzi brevissima, e chi invece sostiene che tra una lite e un'altra Lega e M5S tireranno avanti alla bell'e meglio. Non saprei dire da quale parte stia la ragione. È un fatto che i due partiti della coalizione non sono conciliabili. Il primo pretende giustamente la autonomia delle regioni, il secondo la odia e reclama aiuti per il Sud. Entrambi hanno buoni motivi onde sostenere le proprie tesi. Il Paese da sempre è spaccato in due tronconi e ciascuno di essi si sente defraudato. Il Settentrione produce, vanta una occupazione ragguardevole, onora gli impegni fiscali, in una parola traina la nazione sotto il profilo economico e finanziario. Quindi chiede che i proventi delle tasse pagate da chi abita nel territorio siano utilizzati in favore di coloro che risiedono sul territorio stesso. Non ha torto. Ma il Mezzogiorno, dove pure manca una organizzazione produttiva, non è colpevole delle proprie disgrazie. Soffre da oltre un secolo di una sorta di abbandono e di trascuratezza dei governanti. Leggi anche: Evasione fiscale, Vittorio Feltri picchia duro Nel Meridione non sono stati mai fatti investimenti finalizzati a creare infrastrutture idonee a favorire lo sviluppo. Lo Stato ha scialacquato miliardi e miliardi per dare denaro liquido alle terre povere, tutto sprecato o finito nelle tasche della criminalità mafiosa, e mai utilizzato allo scopo di realizzare infrastrutture (strade, Ferrovie, aeroporti) idonee a promuovere lo sviluppo. Basta scendere giù in terronia per verificare il disagio degli abitanti, specialmente degli imprenditori. D'altronde senza servizi una società non è in grado di svilupparsi. Questo lo sa chiunque. È fatale che il Sud, in tali condizioni, davanti alla prospettiva che il Nord tenga per sé le sue risorse, tema di perdere la tetta da cui succhiare alimenti vitali, e di sprofondare ulteriormente. Di qui il contrasto asperrimo tra settentrionali desiderosi di autonomia e i meridionali terrorizzati all'idea di doversi arrangiare con la propria miseria endemica. Impossibile trovare un accordo che soddisfi gli uni e gli altri. Dobbiamo renderci conto che il Paese, lungi dall'essere omogeneo, era e resta diviso in due parti, ciascuna delle quali difende a spada tratta il diritto di esistere, di non morire. Ecco perché l'autonomia non passerà mai nella forma approvata dai referendum in Veneto e in Lombardia. Allorché se ne occupasse il Parlamento, la cui composizione vede primeggiare numericamente la sinistra e in genere napoletani, calabresi e affini, la riforma o sarebbe bocciata tout court oppure approvata in misura omeopatica. Nessun si illuda, vincono sempre gli affamati e non chi li nutre. di Vittorio Feltri

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