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Matteo Salvini, ipotesi estrema sull'immigrazione: chiudere gli aeroporti ai voli illegali della Merkel

Davide Locano
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Nella battaglia con la Germania e Angela Merkel sull'immigrazione, la Lega è pronta ad usare le maniere forti. Anzi fortissime. Dopo la chiusura dei porti alle ong che recuperano migranti in acque libiche e in barba alla legge italiana, Matteo Salvini starebbe valutando anche la chiusura degli aeroporti, in modo da non far atterrare i voli con i quali Berlino ci spedisce i cosiddetti dublinanti, ossia gli stranieri che presentano la domanda di protezione internazionale nel nostro paese. La possibile iniziativa viene rilanciata a Radio Cusano Campus da Simona Bordonali, deputata della Lega, la quale ha affermato: "Adesso abbiamo una nutrita compagine a livello europeo e faremo sentire ancora di più la nostra voce", ha premesso. Salvini, in passato, aveva già parlato di questa ipotesi. E oggi la Bordonali la ha riconfermata: "Siamo pronti a chiudere anche gli aeroporti", ha rimarcato dopo che domenica scorsa Repubblica ha pubblicato un'inchiesta in cui veniva spiegato come i tedeschi riescano a rimandare in Italia i "dublinanti" con metodi che hanno destato non solo scalpore, ma anche vero e proprio orrore: gli immigrati verrebbero legati, picchiati e storditi. Ovvia, dunque, una reazione italiana di fronte a indiscrezioni del genere. Leggi anche: Sea Watch 3, la portavoce Linardi sfida ancora l'Italia Per la Bordonali è "una situazione assolutamente vergognosa", sia perché queste persone vengono rimpatriate senza avvisare l'Italia sia perché gli agenti tedeschi usano metodi disumani. "La democratica Germania della Merkel sui migranti ha preso sempre una posizione ben definita sul fatto che i migranti doveva tenerseli l'Italia", ha rimarcato la deputata, che ha anche chiesto di rimettere al centro dell'agenda politica la revisione del Trattato di Dublino. "L'Italia non può raccogliere tutti i problemi di coloro che sbarcano sul nostro territorio - ha sottolineato -. Adesso abbiamo una nutrita compagine a livello europeo e faremo sentire ancora di più la nostra voce". E se tutto ciò non bastasse, si potrebbe procedere alla chiusura degli aeroporti.

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