Il Pd infilza LettaMille emendamenti alla manovra
I democratici seppelliscono il governo sotto una valanga di emendamenti. Ottocento ne arrivano anche dal Pdl: è la prova numerica che le larghe intese non esistono
Che le larghe intese siano una recita, una commedia per stare al governo pur pensandola in modo completamente diverso, è cosa che pochi non riconoscono. Ma mai come in occasione della Legge di Stabilità, vero banco di prova per l'efficacia e la tenuta del governo, il livello di litigiosità della maggioranza è stato quantificabile in modo esatto. E il numero 8enorme) che la desxcrive è 2,190, tanti quanti sono glie emendamenti che i partiti che sostengono Letta (Pd, Pdl, Scelta civica, Gal e Gruppo per le Autonomie) hanno presentato in commissione Bilancio del Senato. La cosa ancor più gustosa è che a "infilzare" il governo è stato il Partito democratico, che (particolare non trascurabile) è il partito al quale appartiene il presidente del Consiglio Letta. Gli emendamenti presentati dal partito di Guglielmo Epifani sono 992, seguiti dagli 814 del Pdl, dai 112 dei Gal e dai 106 del Gruppo per le autonomie). L'opposizione, da parte sua, ne ha presentati 372 con la Lega, 283 col Movimento 5 Stelle e 248 col Gruppo misto-Sel. Per un totale di 3.093 "richieste di modifica" alla manovra illustrata appena poche settimane fa da Letta. Una valanga che è un ulteriore colpo alla credibilità dell'esecutivo e che fa temere quello stravolgimento del documento finanziario che molti commentatori avevano paventato, non ultimo il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Di più: "una vergogna", come l'ha definita il coordinatore del Pdl Sandro Bondi: "Lo spettacolo delle migliaia di emendamenti alla legge finanziaria e' devastante per l'immagine del governo e della politica. Se rimane un briciolo di serietà e di decoro, almeno il Pdl e Pd presentino ciascuno poche, chiare e credibili proposte di cambiamento di un impianto che non soddisfa nessuno, e su di esse si confrontino". Il Pd, da parte sua, ha avanzato l'intenzione di procedere a uno sfoltimento degli emendamenti.