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La Lega di Matteo Salvini è in rosso di 16 milioni ma è boom di contributi

Cristina Agostini
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Il bilancio 2018 della Lega Nord si chiude con un rosso pari a oltre 16 milioni di euro, in primo luogo dovuto al sequestro disposto dal Tribunale di Genova nell'ambito della vicenda sulle irregolarità nei rimborsi elettorali dal 2008 al 2010. «La Lega Nord per l'Indipendenza della Padania - si legge nella relazione sulla gestione del bilancio, che è stata resa pubblica - chiude l' esercizio 2018 con un disavanzo di 16.452.997,49 euro. Tale disavanzo è causato esclusivamente dall'allocazione tra i debiti, dell'importo corrispondente al valore netto attualizzato delle somme oggetto del noto sequestro giudiziario, che ha determinato l'insorgere di una sopravvenienza passiva di importo pari ad euro 18.421.578,67». Leggi anche: "Bisogna trovare un accordo per evitare il peggio". Pagnoncelli, sondaggio-bomba: Salvini è avvisato «L'esercizio 2018, in continuità rispetto all'esercizio precedente, è stato caratterizzato dal robusto incremento del consenso sul territorio - confermato anche dai risultati elettorali - che ha garantito al partito un sensibile incremento proventi attivi», si commenta. Nel bilancio si segnala un boom di contributi da persone fisiche che sono arrivati a sfiorare nel 2018 i 7 milioni di euro (6,9 mln) e accantonamenti di denaro in depositi bancari e postali pari a circa 860mila euro.

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