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Grillo e i "partiti flambè": "Pdl, Pd, Monti e Casini bruciano come sterco secco"

Beppe Grillo

Il leader dei 5 Stelle sfotte i rivali alle prese con lo "sfaldamento" interno. Occhio però al falò delle vanità: anche il M5S non sta benissimo

Giulio Bucchi
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Il Palazzo brucia, e Beppe Grillo è ben felice di annunciarlo. Dal suo blog, il leader del Movimento 5 Stelle strilla con magno gaudo che i "partiti flambè bruciano per autocombustione politica spontanea". Il riferimento è allo sfaldamento che, uno dopo l'altro, sta colpendo Pd, Pdl, Scelta civica, Udc. E per ognuno, il comico-guru ha parole ben poco gentili. "Stanno bruciando tutti insieme e simultaneamente - scrive Grillo sul suo blog -. Pdl, Pdmenoelle e Scelta Civica divampano in un rogo che non conosce tregua". "ll Pdl tecnicamente non esiste più, è polvere che parla nel vento di un truffatore fiscale e dei suoi servi che cercano invano di salvarsi. Le fiamme lo hanno già diviso in due tronconi che si stanno scannando tra loro". "Quello più incandescente - sfotte il leader pentastellato riferendosi a Silvio Berlusconi -, dove agita il forcone un noto delinquente, si consuma come una candela alimentata dal suo cerone, l'altra si appresta a spegnersi alle prossime elezioni con percentuali inferiori a quelle di Ingroia grazie al fascino di Alfano e Quagliariello che nessuno voterebbe neppure sotto tortura". "Il pdmenoelle - aggiunge Grillo sul Pd - è uno scherzo di natura. Nessuno sa chi e quanti sono gli iscritti, i votanti, i consiglieri provinciali. Più che un partito è un giro di poltrone. Fanno un falò di un segretario all'anno, talvolta anche due". E giù sfottò ai vaari segretari: da "Topo Gigio Veltroni a Bimbominkia Renzie, all'ectoplasma Epifani". E Monti e Casini? "Hanno già dato fuoco alle polveri e sono ridotti a rifiuti speciali. E' stato un rogo improvviso che aveva il vantaggio di divampare su legna secca e sui rovi dell'Udc. Una fiammata e via". Dall'iniziale "partiti flambè" si finisce a toni decisamente più volgarotti, grilleschi: "Per spiegare l'autocombustione dei partiti possono essere valutate varie ipotesi, tra cui i fuochi di Sant' Elmo, il pirotrone, la kundalini, ma tra tutte la più probabile è dovuta ai loro elementi tossici interni che agiscono da formidabile combustibile. Lo sterco secco brucia come una torcia". Nota elegante, anche se l'accalorato Grillo forse non s'è accorto che nella sua casa, il Movimento 5 Stelle, le fiammelle non mancano, tra critiche al leader, defezioni, polemiche e dimissioni. Il rischio è che si trasformino in un falò. Delle vanità. 

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