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Sergio Mattarella, scenario inquietante: "Crisi senza voto", la drammatica carta Napolitano

Giulio Bucchi
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Il nuovo incubo di Matteo Salvini ha per protagonista Sergio Mattarella e si chiama "crisi senza voto". Nella Lega, spiega un retroscena quirinalizio del Giornale, sono convinti che il presidente della Repubblica stia brigando in questi giorni per preparare il terreno a un nuovo Mario Monti, un premier tecnico in grado di trattare senza rotture con l'Unione europea. Schema già usato, con risultati disastrosi, nel 2011 da Giorgio Napolitano, presidente emerito. Leggi anche: "Conte e Di Maio, sveglia". Salvini, l'intervista-bomba a Libero "Anche Giancarlo Giorgetti - sussurra un senatore leghista e lombardo - dice che Mattarella non ci manderà mai a votare". Ecco spiegato perché dopo settimane di turbolenze Salvini sta cercando faticosamente, e con qualche incertezza, di non rompere con il Movimento 5 Stelle. La linea è chiara: nessun cedimento con i grillini, avanti forte secondo il programma tracciato dalla Lega, nuova forza trainante del governo nonostante i numeri parlamentari. Il leader del Carroccio lo ha ribadito anche in un'intervista a Libero: "Basta coi no o mollo tutto". Forse, è più uno strumento di pressione su Di Maio che la reale volontà di far cadere il governo perché come detto lo scenario potrebbe non essere quello di un ritorno alle urne. Una prospettiva che permette anche a Giuseppe Conte di fare la voce grossa. Con Mattarella, ovviamente, a coprirgli le spalle.

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