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Mario Draghi, il suo ruolo: piano per fermare Matteo Salvini e Luigi Di Maio, retroscena dal Colle

Cristina Agostini
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Giuseppe Conte e Giovanni Tria non andranno allo scontro con l'Europa. I due ne sono certi e in queste ore sono in continuo contatto telefonico per definire la linea che il presidente del Consiglio dovrà tenere quando incontrerà i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, nel vertice di governo del 10 giugno. Una specie di out out, quello di Conte e del ministro dell'Economia, i quali, secondo quanto riporta La Repubblica in un retroscena, hanno il totale sostegno di Mario Draghi e di Sergio Mattarella. leggi anche: "Il governo come un calabrone". La peculiare teoria di Crosetto: perché la crisi è lontanissima Tutto può succedere. Conte e Tria, se Salvini e Di Maio continuassero a mettersi di traverso, a quel punto scaricherebbero su di loro la responsabilità della procedura d'infrazione e a quel punto si metterebbe a rischio la stessa sopravvivenza del governo. "Non accetterò di essere il primo presidente del Consiglio a firmare quella procedura", aveva detto il premier. Stasera ci sarà l'incontro e si dovrà fare il punto. Conte con ogni probabilità dirà come intende procedere e quali sono i rischi. Tria come ha già detto ribadirà il suo no ai minibot, inviterà i vice al rispetto dei vincoli di bilancio. E soprattutto, parlerà della manovra correttiva fatta di tagli e nuove tasse. Che potrebbe essere davvero evitata, a patto che l'Italia attinga ai circa tre miliardi di euro avanzati da reddito di cittadinanza e quota cento per una sorta di assestamento di bilancio. Altrimenti la manovra correttiva potrebbe venire imposta dalla Commissione per una cifra superiore, anche 5 miliardi.  Secondo il premier evitare la procedura converrà a tutti, perché in quel caso - e solo in quel caso - l' Italia entrerà in partita per ottenere un commissario di peso in Commissione Ue. Una buona parola il premier italiano proverà a spenderla oggi nell' incontro che avrà a Roma con il candidato popolare alla presidenza della Commissione, Manfred Weber. Se al contrario l' Italia finirà sotto infrazione, allora non solo pagherà il prezzo di un bilancio vincolato per anni, ma anche quello ancor più salato del totale isolamento continentale. 

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