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M5s, proposto il reddito di cittadinanza: "600 euro al mese per chi vive sotto la soglia di povertà"

Il testo sottoposto ai grillini sul blog di Beppe, poi sarà presentato in Parlamento. Ma Fassina: "Insostenibile, è solo fuffa"

Roberto Procaccini
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Seicento euro al mese netti, pari a 7200 all'anno, per chi vive sotto la soglia di povertà. Uno strumento per "contrastare la diseguaglianza e l'esclusione sociale, e per favorire il diritto al lavoro e alla formazione", da coprire con fondi reperiti dai tagli al ministero della Difesa, alle pensioni d'oro e con una nuova tassa sulle transazioni finanziarie (esclusa in corsa, invece, l'ipotesi di trarre fondi dall'Imu sui beni ecclesiastici). E' la proposta di legge del Movimento 5 stelle per il reddito di cittadinanza, testo sottoposto dai grillini alla propria community e che verrà depositato in Parlamento dopo il vaglio del popolo della Rete. Sul tavolo della discussione c'è uno stipendio di Stato per chi non raggiunge neanche "la soglia di povertà relativa, fissate dall'Istat a 594 mensili per il 2012". Il reddito di cittadinanza si tradurrà, inoltre in un'integrazione di 200 euro per chi gode delle pensioni minime. Il provvedimento si rivolge a una platea di circa 9milioni di persone, sono le stime dei pentastellati, con un costo per le casse pubbliche di 19 miliardi di euro. Il testo online - I 5 stelle inaugurano con il reddito di cittadinanza la pagina "dal basso e in rete" sul blog di Beppe Grillo. La proposta "sarà messa in discussione con tutti i 90mila iscritti certificati al Movimento tramite l'applicazione online. I cittadini - rivendicano i grillini - potranno avanzare proposte, critiche e modifiche migliorando la legge. Dopo questo processo di discussione, la legge sul reddito di cittadinanza sarà ufficialmente depositata in Parlamento". Il viceministro - "Il livello di demagogia nella discussione pubblica di proposte economiche è sempre più alto. Grillo supera tutti, impresa non facile dati i competitor in campo". A stroncare il progetto pentastellato è il democratico Stefano Fassina, viceministro dell'Economia. "Il costo complessivo del reddito di cittadinanza - spiega il bocconiano - supera, secondo le valutazioni più prudenti, i 30 miliardi di euro all'anno. Le proposte per la copertura, facendo una generosissima valutazione, libererebbero 4 miliardi di euro dispoinibili per alcuni anni - conclude Fassina -. Un decimo del totale. Le balle di Grillo sono sempre piu' grosse".

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