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Matteo Salvini e Di Maio "come Schettino". Bersani, terrificante voce che gira a Palazzo: "Quando si vota"

Giulio Bucchi
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Parla di "tentazione Schettino", Augusto Minzolini. Matteo Salvini e Luigi Di Maio penserebbero di abbandonare la nave del governo "prima dello schianto", rappresentato da una manovra d'autunno lacrime e sangue di cui nessuno vorrebbe assumersi la paternità. Nel suo (durissimo) retroscena commentato sul Giornale, fa sue le considerazioni di Mara Carfagna ("Se lo facessero ci sarebbe da ordinargli: Tornate a bordo!. Più o meno come fece De Falco con Schettino", ragiona la forzista vicepresidente della Camera) ma soprattutto quelle di Pierluigi Bersani. Leggi anche: "Chi sono veramente Salvini e Di Maio". De Bortoli, l'equivoco di fondo di questo governo "Il voto in autunno? Potrebbe anche avvenire perché sono pazzi - è la tesi dell'ex segretario Pd -. Probabilmente a Salvini piacerebbe andare alle politiche a primavera, dopo le regionali in Emilia, ma hanno paura della manovra che gli imporrà l'Europa. Solo che se si ritirassero alla vigilia della legge di Bilancio farebbero davvero la figura del comandante Schettino". Di sicuro, la "Concordia" nel governo è venuta a mancare da settimane e il fatto che la parola "crisi" non sia più un tabù la dice lunga: quando certi concetti in politica iniziano a girare, alla fine arrivano sempre a destinazione.

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