Francesco Storace inchioda Roberto Saviano: con le sue sparate ha portato in alto Giorgia Meloni ed FdI
«Siamo il sito politico che in un anno è cresciuto più di tutti», gongola Francesco Storace, l'ex leader della Destra ora con Fratelli d' Italia di Giorgia Meloni «da militante semplice», tiene a precisare. Tanto militante semplice non pare, Storace. Lei dirige il Secolo d' Italia, che una volta era l' organo di partito di An, adesso tira la volata a Fdi... «Mi diverto molto, sono tornato a fare il mio primo lavoro, ho una bella squadra, a maggio abbiamo fatto il record di click, abbiamo una media di 300mila visualizzazioni al giorno, che per un sito non generalista non sono poche, facciamo più click del Blog delle Stelle, ma sa anche perché»? Perché? «Perché grazie ai vari Lerner, Saviano, Renzi noi cresciamo. Più loro twittano le loro genialate, più ci danno spunti». Fanno bene a Salvini, ma anche al popolo della destra? «Non c' è dubbio. Bé Salvini ormai è sovraesposto e, secondo me dovrebbe fare attenzione...». La Meloni non lo è? «Molto meno. Giorgia si concede con giudizio. Non si logora. Infatti i risultati delle Europee l' hanno premiata, se non sbaglio». Oltre il 6% di consensi. Due punti in meno di Forza Italia. Con Berlusconi sono botte da orbi (verbali) ormai quotidiane. «Intanto abbiamo smentito i gufi. Dicevano che non avremmo superato la soglia di sbarramento e invece. Poi: non c' è una lite tra Giorgia e Berlusconi, ma se lui continua a dire che il prossimo premier sarà Draghi... Noi siamo sempre stati chiari. Io fui il primo a parlare di sovranismo nel marzo 2012, a insistere su questo concetto quando c' era Monti. Noi non vogliamo i tecnici imposti da fuori». Ma questo governo dura o no? «A me sembra che finirà presto. Questi devono capire che l' asilo Mariuccia è finito, devono staccare la luce. Si chiude». Perché Salvini invece si ostina a rimanere con Di Maio? «Perché lo sta pistando come l' uva. È stato abile a scaricare il problema dell' economia su Di Maio e sui grillini, e visto che non è un problema da poco e quelli non sanno come affrontarlo...». Ma è vero che Lega e Pd sono d' accordo nel votare presto? «Certo. Zingaretti sta rialzando la testa e fa bene a liberarsi di 'sta storia del fascismo trito e ritrito, poi non vuole ribaltoni e deve gestire la maggioranza dei parlamentari Pd che risponde ancora a Renzi: lui vuole i suoi fidati, quindi favorirà le elezioni». Quando si vota? «Presto. È Mattarella il primo a sapere che un governo così non ha più senso. E le Europee l' hanno detto chiaramente». (B.B.)