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Sergio Mattarella, retroscena sulla lettera-bufala all'Ue: "Preoccupato ed esterrefatto. come andrà a finire"

Caterina Spinelli
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La situazione è critica: il debito alle stelle, lo spread a un passo da quota 300 e ancora una volta una coalizione in lite. Per il capo dello Stato, Sergio Mattarella, sono tutti buoni motivi per essere «preoccupato» ed «esterrefatto». Dopo il caos innescato dalle false rivelazioni sulla risposta del ministro dell'Economia Giovanni Tria a Bruxelles, il presidente della Repubblica spera in un chiarimento. Fonti a lui vicine hanno rivelato che Mattarella si aspetta «responsabilità» da parte di entrambi i vicepremier affinché la fase post-elettorale possa terminare nel più breve tempo possibile. Tra le intenzioni del capo dello Stato anche il raggiungimento di un accordo con la stessa Unione Europea.  Leggi anche: Sergio Mattarella e l'ultimatum a Conte Venerdì, infatti, è andato in scena un vero e proprio psicodramma. Luigi Di Maio era partito all'attacco di Tria in merito alla lettera non veritiera divulgata nella prima mattinata, considerata dai grillini frutto della collaborazione con la "mente leghista". «La lettera anticipata dagli organi di informazione non è quella che in questo momento sto visionando e devo ancora approvare». Il premier Giuseppe Conte è corso ai ripari, ma questo sembra non è bastato a calmare le acque. 

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