Elezioni europee, Luigi Di Maio muto di fronte al tracollo. Ore di angoscia, la voce da dentro il M5s
Flop alle elezioni europee e lungo silenzio per Luigi Di Maio. Fonti del Movimento 5 Stelle, con i big "asserragliati" nel campo base improvvisato a Montecitorio, assicurano che il leader parlerà a notte fonda, "quando i dati dello spoglio saranno più attendibili". Di sicuro, però, l'aria che tira nel Movimento è quella del disastro imminente: il divario con il Pd aumenta di ora in ora, con i 5 Stelle che rischiano di scendere sotto quota 20 per cento. Un fallimento non solo elettorale, ma anche politico perché questo voto è stato interpretato da tutti i partiti come un "referendum" sui due partiti di governo. L'altra metà dell'esecutivo, la Lega, ha sfondato quota 30% ed è ampiamente il primo partito d'Italia. Di fatto, è la fotografia di un'Italia ribaltata rispetto a un solo anno fa, quando alle politiche la Lega si avvicinò a un comunque storico 20% e i 5 Stelle dominarono con il 33% delle preferenze. Il mondo, oggi, è cambiato. E da domani Di Maio non peserà più come in questi mesi.