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Letta: "Ho le palle d'acciaio". Parla delle sue bugie?

Enrico Letta

Andrea Tempestini
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Il premier Enrico Letta, dalla Gran Bretagna e con aplomb decisamente poco britannico, si è lasciato andare a una sparata: "Io ho le balls of steel", ossia ho le palle d'acciaio. Una frase che si presta a diverse ironie, e che fa balzare in mente l'assonanza tra la parola "palle" e quella "balle". Da qui, il sondaggio: secondo voi Letta ha "le palle d'acciaio" o invece spara delle grandi balle? Certo, quanto segue potrebbe finire per influenzare la nostra ironica rilevazione, ma forse è cosa buona e giusta snocciolare un po' delle "balle" del premier in questi primi sei mesi di mandato. Si parte dall'Imu, che disse di aver abolito, ma che invece è stata reinserita, ancor più pesante, sotto le mentite spoglie (con a corredo una maxi-stangata sui rifiuti). Quindi il cuneo fiscale, che giura di aver abbassato, ma che in verità porterà soltanto una decina di euro netti in più al mese a chi già ne prende molto, molto pochi. Continua a sbandierare il "calo della pressione fiscale", di cui però non c'è traccia, come per ora non c'è traccia di quell'uscita dal tunnel e di quella "ripresa" che giura di voler agganciare. E ancora, l'abolizione dei rimborsi elettorali, primo punto del suo programma di governo, quando invece i rimborsi sono stati sì ridotti (seppur col trucco), ma certo non aboliti. L'elenco prosegue col Porcellum, "l'indecente" legge elettorale, che ad oggi non è stata riformata (e la questione, periodicamente, sembra sparire dai radar di Palazzo Chigi). E l'aumento Iva, che "eviteremo" ma che non è stato evitato? Senza scordare le frasi come "siamo il miglior governo possibile" (ma sarà vero?) e "durerò fino al 2015" (molti, molti dubbi al riguardo).

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