Sergio Mattarella, crisi di governo e piano d'emergenza: "Colloqui riservati, ha già incassato il sì del Pd"
La formula "crisi di governo" aleggia su Palazzo Chigi, quelli che potrebbero esserne artefici, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, la ripetono e la respingono allo stesso tempo. Ma la verità è che al Quirinale, più per senso istituzionale che per desiderio, il presidente Sergio Mattarella avrebbe già predisposto il piano d'emergenza. Niente ritorno al voto in caso di scioglimento della maggioranza Lega-M5s, perché se i tempi fossero brevi (dopo le europee o in estate) il Parlamento sarebbe comunque chiamato a votare nel giro di pochi mesi una pesantissima manovra lacrime e sangue. E allora, spiega un retroscena del Fatto quotidiano, l'idea è quella di un governissimo, sullo stile di quello che arrivò nel 2011 dopo la caduta di Silvio Berlusconi. Stavolta, però, nessun economista alla Mario Monti. Leggi anche: "Perché Conte non conta nulla". Caso Siri, parla l'esperto: decide tutto Mattarella, e... La chiave di volta è l'ok del Pd a uno scenario di questo tipo. "Nelle sue conversazioni con Mattarella - assicura il Fatto -, Nicola Zingaretti ha chiarito che non appoggerà un governo, a meno che, però, non ci siano dentro tutti. Dando dunque una disponibilità, per quanto non proprio entusiasta, all'appoggio di un esecutivo, su richiesta del presidente". Inoltre, "il ministro degli Esteri Enzo Moavero a Frans Timmermans ha ammesso l'ipotesi". A Palazzo Chigi probabile, a quel punto, una donna. Secondo Luigi Bisignani sul Tempo in pole c'è Elisabetta Casellati, presidente del Senato e forzista. Secondo il Fatto, invece, Elisabetta Belloni o Paola Severino. Poco cambierebbe, in termini politici.