Silvio Berlusconi, dopo il malore la paura più grande. Le parole del dottor Zangrillo, panico Forza Italia
La grande paura di Forza Italia dopo il malore di Silvio Berlusconi si concretizza intorno alle parole di Alberto Zangrillo, medico di fiducia del Cav che è stato il primo ad accorrere a casa dell'ex premier all'alba di martedì, disponendo poi il ricovero del suo paziente all'ospedale San Raffaele per un'operazione d'urgenza. Leggi anche: Dago-bomba, si mangiano Forza Italia. Il partito da 20% che cancellerà Berlusconi Silvio è già in forma e in grado di scherzare: "L'ho scampata anche stavolta". La famiglia, i figli Marina e Pier Silvio e i più stretti collaboratori delle aziende di famiglia temono per la sua salute già provata negli ultimi anni. E Zangrillo stesso gli ha consigliato di stare a casa, di riprendersi con calma, di non pensare alla politica né tanto meno alla campagna elettorale. Di fatto, dunque, Forza Italia dovrebbe fare a meno del suo candidato capolista, leader e acchiappa-voti a poco più di tre settimane dal decisivo voto alle europee del 26 maggio. Una tornata elettorale che Forza Italia affronta con l'acqua alla gola, obbligata a superare brillantemente quota 10% per rintuzzare l'Opa ostile di Matteo Salvini sul partito. E con sondaggi riservati che confermano come senza Berlusconi in prima fila, al contrario, si potrebbe scendere e sfiorare quota 5%, di fatto una sentenza di morte politica. Ma secondo il Quotidiano nazionale, lo staff di Berlusconi confida nella straordinaria volontà del leader: agenda slittata, ovviamente, ma per il resto "interviste in tivù da lunedì, mentre i week end dovrebbe dedicarli a visite-spot nelle circoscrizioni in cui è candidato (escluso il Nord-est previsto questa settimana)". Un Berlusconi assente, d'altronde, avrebbe anche un altro effetto: rischiare di far crollare anche le preferenze personali del Cav, uno smacco personale difficilmente superabile al di là del risultato degli azzurri. Ecco spiegato l'appello del vicepresidente Antonio Tajani ai suoi candidati, quello di fare "un invito esplicito" agli elettori a segnare nella scheda il nome Berlusconi.