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Luigi Di Maio e Conte, "tutto orchestrato di concerto". Retroscena sul premier: Siri, vendetta su Salvini

Giulio Bucchi
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La partita sulle dimissioni di Armando Siri non è solo tra Matteo Salvini, che ha difeso il sottosegretario leghista, e Luigi Di Maio, primo sponsor del suo allontanamento, ma pure quella tra Salvini e il premier Giuseppe Conte. Secondo un retroscena di Francesco Verderami sul Corriere della Sera, Conte sa che la Lega non può aprire una crisi su una vicenda giudiziaria e in campagna elettorale, e così "ha orchestrato di concerto con Di Maio, ma con un forte grado di autonomia rispetto al capo dei grillini" l'annuncio del ritiro delle deleghe di Siri, indagato per corruzione. Leggi anche: "In una democrazia, di solito...". Conte molla Siri, Salvini no: gelo totale E tutto questo non è altro che il "preludio di un disegno personale". Si tratta, in altre parole, della vendetta del premier sul suo vice leghista che "vorrebbe prendere il mio posto" e che lo accusa di "aver violato i patti" e di non essere più "neutrale". Negli ultimi consigli dei ministri un membro del governo aveva notato l'escalation di tensione tra Salvini e Conte e, scrive Verderami, aveva avvertito: "I rapporti tra i due si sono ormai definitivamente deteriorati". Quanto accaduto giovedì sera, però, è un punto di non ritorno. E quel "Conte mi deve spiegare" uscito dalla bocca di Salvini potrebbe segnare l'inizio dello scontro finale che farà cadere la maggioranza. 

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