M5s, l'ultima umiliazione dei grillini in Val di Susa: come si inginocchiano ai No Tav
Il M5s in Valsusa si sono ridotti come il Partito democratico nel resto delle Regioni d'Italia, sparito, in qualche modo nascosto pur di non farsi travolgere da insulti e fischi. Come i piddini nelle elezioni Regionali, anche i grillini hanno dovuto fare a meno del proprio simbolo, partecipando alle elezioni Amministrative imboscati in varie liste civiche. Tutta colpa dei tentennamenti sulla Tav Torino-Lione, che ha visto ovviamente qui nascere i primi comitati contrari, rapidamente capeggiati dagli attivisti a Cinque stelle. Leggi anche: Di Maio umiliato da Licia Colò e Luisella Costamagna: lui vuole candidarle, perché loro rifiutano A fine maggio si tornerà al voto in 20 comuni della bassa valle, oltre a due che sono più che un simbolo per il M5s visto che ospitano il cantiere della Tav: Chiomonte e Giaglione. In queste zone i grillini alle ultime elezioni Politiche avevano portato a casa il 38,75%, ma già sui candidati sindaci la riscossa pentastellata è fallita miseramente, visto che neanche uno è legato al M5s. Fare a meno del simbolo e del nome del Movimento in 20 comuni su 22 è stata una scelta più che naturale, secondo la consigliera regionale uscente, Francesca Frediani. Non certo per paura, dicono i grilini, ma perché "i nostri attivisti in Valle - ha detto a Repubblica - sono prima No Tav e non avrebbe senso dividere i voti in due liste".