Luigi Di Maio umiliato da Salvini: "Quando il mio amico l'ha fatto, non ho detto niente". Qua esplode tutto
"Io non commento le iniziative degli altri". La premessa di Matteo Salvini nasconde una pugnalata ai 5 Stelle, che negli ultimi giorni hanno cavalcato la sterile polemica sugli euro-alleati della Lega per elezioni del 26 maggio. "Quando il mio amico Luigi Di Maio - e dico amico e non compagno di governo - va a Parigi e incontra qualcuno che mette in difficoltà il governo, io non commento". Zac: il riferimento è ai Gilet gialli, con cui i grillini hanno tentato un approccio poi rispedito al mittente. Leggi anche: "Salvini da appendere a Piazzale Loreto". Orrore grillino in faccia a Di Maio e Casaleggio Un disastro politico e diplomatico, perché l'incontro tra Di Maio e Alessandro Di Battista e l'ala più radicale (quasi "militare") dei contestatori anti-Macron capeggiata da Christophe Chalençon, ha portato come ricorda il Corriere della Sera addirittura al richiamo in patria dell'ambasciatore francese. La staffilata di Salvini indica come la nuova strategia grillina, molto più aggressiva con la Lega e talvolta oltre il limite dell'insulto non possa essere indolore. Qualche segno l'ha già lasciato, e quando il gioco si farà duro (Def e ultimo mese di campagna elettorale) allora voleranno colpi ancora più bassi.